Diventare subacqueo significa scoprire un mondo fino a quel momento "alieno". Tutto ciò che si vede e con cui si viene in contatto in mare è nuovo, tutto ci sorprende, ogni forma di vita, vegetale o animale è una novità. Espressioni come "occhi da triglia", o "stupido come un pesce", vi sembreranno completamente assurde: la triglia è vispa e simpaticissima e i pesci sono vivaci, intelligenti, curiosi, spesso anche sorprendentemente socievoli. In questa sezione troverai foto e notizie per conoscere un po' questo meraviglioso mondo sommerso, sui sorprendenti incontri che si possono fare nel "blu"...
Sono molto mimetici, piuttosto diffusi e cosmopoliti, per cui non è difficile avvistarli durante le immersioni, ma cosa si sa attualmente, dell'Umbraculum umbraculum? «Allo stato attuale degli studi le conoscenze su questo gasteropode sono limitate», dice Giovanni Rossi, biologo marino. Ma ci sono alcuni elementi che fanno pensare che la specie sia minacciata da alcuni fattori ambientali e climatici. E proprio «la conoscenza rarefatta, in concomitanza con la sua ampia ed insolita biometria, la rende una specie misteriosa e interessante, che attira la curiosità di molti subacquei e appassionati». È una specie poco studiata e ci sono segnali non proprio tranquillizzanti sulla sua salute. Stiamo parlando dell’Umbraculum umbraculum su cui lo scorso giugno avevamo pubblicato un servizio prendendo spunto da una fotografia che ritraeva due individui durante la copula. «La conoscenza rarefatta, in concomitanza con la sua ampia ed insolita biometria, la rende una specie molto misteriosa e interessante, che attira la curiosità di molti subacquei e appassionati», dice Giovanni Rossi, biologo marino, che - dopo una brillante laurea sul gattuccio, uno squalo presente in Mediterraneo e alcuni anni passati a togliersi un bel po' di curiosità sul mondo sommerso facendo l’acquarista - ha deciso di abbracciare il grande Pianeta Blu e di viverlo nel modo più immediato e naturale: facendo il diver full time, con grande soddisfazione dei subacquei che lo seguono nelle esplorazioni dei fondali della Toscana a cui regala appassionati briefing pre e post-immersione ricchissimi di informazioni e conoscenze, che rendono ancora più belle i già stupendi tuffi nei siti delle isole toscane. Giovanni - infatti - dopo le esperienze ad Aquarium Mondo Marino di Valpiana (Massa Marittima) e al Sea Life (Merlin Attractions, Lido di Jesolo) e avere fatto la guida subacquea a Marettimo, ora prosegue la sua esperienza all’Argentario Divers di Porto Ercole, in Toscana, Argentario. «Gli ultimi avvistamenti - di subacquei e di noi guide dell’Argentario Divers di Porto Ercole, avvenuti tra l'Isola di Giannutri (Punta San Francesco), Isola del Giglio e lungo la costa di Monte Argentario (Cala dei Santi) - sono spesso solamente le conchiglie interne di questo animale; ritrovamenti sempre più numerosi, cosa che pare verosimilmente essere un indicatore di un aumento della mortalità». Ma a cosa sarebbe dovuta la moria di questi animali? «L’innalzamento delle temperature del Mediterraneo e la concomitante fioritura periodica, stagionale e sempre più frequente nel Mare Nostrum della microalga infestante conosciuta come "mucillaggine", potrebbero essere alcune delle cause che hanno accentuato questo preoccupante fenomeno», dice il biologo. Questo gasteropode ha peraltro una grande capacità di mimetismo - come dimostra il fatto che in un’altra foto si osserva un altro animale (Bonellia viridis) ancorato all’Umbraculum, che il verme «sembra percepisca come substrato marino roccioso, dove in effetti vive», aggiunge Rossi. «Si potrebbe quindi ipotizzare un legame tra l’erosione del fondale roccioso e la diminuzione, potenzialmente drastica, nella popolazione di Umbraculum», dice il biologo. «Quanto alla differenza di colore che si osserva nella foto, più unica che rara, dei due esemplari in accoppiamento sembra essere dovuta all'età: gli esemplari più giovani sono arancioni mentre gli adulti diventano marroni. L'ermafroditismo è simultaneo come in tutto l'Ordine tassonomico dei Notaspidea. Infatti, si riproducono in posizione "head-to-head" (testa-testa) e la deposizione (trasferimento di uova tra individui) avviene tramite un "nastro" non spiralato lungo circa 100 cm e con 22 mm di diametro. Il numero di capsule che contengono uova per centimetro quadrato del nastro è stimato in circa 46.000 con una media di circa 37 uova per capsula. Per un totale di 4.5 milioni di uova in tutto il nastro». Un numero elevatissimo riconducibile alla «strategia di riproduzione di "Tipo R"» che in caso di specie dotate di scarse risorse a disposizione per le “cure parentali" prevede la nascita di moltissimi individui in modo da assicurare la perpetuazione della specie a fronte della inevitabile elevata mortalità. Al contrario dei mammiferi, per esempio: pochi cuccioli e grande ed efficiente accudimento, basato su protezione e lungo allevamento per una crescita protetta. Anche Massimo Boyer, biologo marino, autore di testi divulgativi molti diffusi sia di biologia marina sia di fotografia subacquea, sua grande passione, giudica degna di attenzione la vicenda relativa all’Umbraculum e importanti le osservazioni fatte sul campo nel corso delle immersioni sull’Argentario e nelle isole toscane. «Il ritrovamento delle conchiglie però non è detto che sia per forza un dato negativo», osserva. «Potrebbe voler dire che ci sono tanti Umbraculum e che muoiono di morte naturale. Bisognerebbe studiare in modo approfondito la taglia delle conchiglie, se si trovano conchiglie sempre più piccole allora vuole dire che gli Umbraculum muoiono sempre più giovani, e possiamo dire che aumenta la mortalità». «Certo è positivo - aggiunge - che ci sia qualcuno che si preoccupa della salute dell'ambiente marino, in questo caso degli Umbraculum, e che avendo gli strumenti per osservare i fenomeni che si verificano in mare lanci un grido di allarme…». Non si può che condividere il pensiero di Massimo Boyer e auspicare che anche i subacquei facciano lo stesso, accrescendo le loro conoscenze dell’ambiente marino e - al tempo stesso - il piacere di andare sott’acqua, grazie alla maggiore consapevolezza che li accompagna in immersione. E condividendo lo scopo che - in fondo - tutti coloro che amano davvero la subacquea non possono che far proprio: spendersi per la salvaguardia degli oceani.
0 Commenti
Lascia una risposta. |
Conoscere significa...Conoscere significa apprezzare maggiormente gli straordinari incontri e le forme di vita con cui si viene a contatto sott'acqua, in questa specie di pianeta "alieno" che è il mare. Archivi
Giugno 2019
Categorie |